Ogni giorno vedo qualcosa che vorrei poter scrivere immediatamente, ma
non sono mai nella posizione di
farlo e quando il momento passa non è la stessa
cosa.
Ma non importa, sono qui e oggi ho visto un tramonto spettacolare.
Qualcuno penserà che la retorica qui si spreca. Ed io a quel qualcuno
dico di venire qui in Australia prima di giudicare l’ovvietà di una
sensazione. Perché anche io prima pensavo che il cielo fosse più o meno ( e
sottolineo più o meno) uguale dappertutto. Ma mi sono dovuta ricredere. Perché qui
il cielo mi sembra basso davvero da darti la sensazione di poterlo toccare e le
nuvole ogni giorno sembrano sempre più simili allo zucchero filato, ma rosse,
viola, azzurrine o lilla. Il cielo sembra essere sempre sdraiato sull’orizzonte,
come in un abbraccio di ovatta. E la campagna attorno sembra quasi colorata da
Monet!
Non c’è da abituarsi ad un cielo così. Sarebbe difficile anche solo
pensare di non meravigliarsi di un cielo così magico! E la notte non è da meno,
quando la Via Lattea sembra una vera pennellata di latte nel cielo. E se in Italia
capita di vederla ogni tanto, credetemi, qui è così nitida da lasciare senza
fiato anche i più insensibili!
Oggi è stata una giornata buona, come tutte le altre, trascorsa in una
vera famiglia australiana, ma di origini varie, perlopiù italiane!
Ma c’è stata una cosa speciale più delle altre! Ho conosciuto una
bimba graziosa che a 4 anni è stata in grado di farmi sentire idiota per
qualche momento! Ovvio, mi parlava con tranquillità nel suo inglese perfetto ed
io dovevo concentrarmi sia per capirla, sia per interpretarla. Devo dire che me
la sono cavata bene, soprattutto perché siamo diventate amiche. Devo aver avuto
una chance in più per il fatto che una delle sue due migliori amiche dell’asilo
si chiama Chiara, e l’altra invece Kara. Anche solo per assonanza, è scattata
la sintonia. Mi ha persino regalato una piuma di gallina, che a lei piacciono
tanto. Il momento top lo ho avuto quando mi ha fatto lo spelling del nome
del suo fratellino. Lì mi sono accorta che probabilmente anche una bimba di 4
anni potrebbe facilitare la mia inclusione in questa nuova cultura linguistica!
Ho fatto anche la conoscenza dei suoi due peluche preferiti, Teddy 1 e
Teddy 2 e mi ha salutata con un bacio e con un “see ya next week”!
Bè, che dire, ho sempre avuto la fama di quella brava con i bambini,
ma oggi ho realizzato che c’è qualcosa che va oltre le capacità e che sta nella
sintonia. E la sintonia non conosce lingue.
oltre ad essere interessante sei anche fortunata,perchè non a tutti si aprono i bimbi.
RispondiEliminaUn saluto dall'Italia.
Grazie Pasquale.
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