Viste da lontano le
cose sembrano sempre più nitide di quelle che poi sono state vivendole e
questa nitidezza è quello che rimane, uno sguardo pulito su quello che è
stato. E visto da qui, l'ultimo periodo è stato nitidissimo. Siamo
tornati in Italia e ci siamo sposati!
Attraverso
i miei occhi è stato un turbinio inarrestabile di emozioni che non
lasciavano nemmeno il tempo di sentirne un'altra arrivare a bomba. Il
risultato è stato un leggero stordimento che il nostro rientro in
Australia ha mitigato velocemente.
Come
è stato rientrare in Australia? E' stato come voltare le spalle. Non
saprei dire se in senso positivo o negativo ma è stato così. E' stato
come abbandonare una festa prima che finisse. L'Australia ci ha
riaccolti con una temperatura glaciale come a volerci strappare via
velocemente il cerotto dell'estate (anomala!) italiana da cui venivamo.
E' stato un po' come arrivarci per la prima volta per certi versi e non
perché dovessimo abituarci a cose che non conoscevamo ma semplicemente
perché a 24 ore dal nostro ritorno abbiamo dovuto traslocare ancora. Chi
ha letto il mio blog sa benissimo che non è la prima volta. Infatti
adesso siamo a quota 8 traslochi in 15 mesi. bella media, direi! Insieme
alle valige pacchi e pacchetti ogni volta tocca mettersi in spalla
anche il grosso punto interrogativo sul quel che sarà.
Ed eccoci di nuovo qui.
Come
mi è sembrata l'Italia al mio ritorno? Un batuffolo d'ovatta in cui
riunirsi davanti ad un piatto di spaghetti e una bottiglia di vino ha
sempre molto più sapore di un insano moto di disperazione ascoltando il
tg. Perché gli italiani danno il meglio con lo stomaco pieno, tirano
fuori le emozioni con più autenticità quando hanno amici a pranzo e il
forno acceso. Possono invidiarci qualsiasi cosa, provare ad imitare la
nostra cucina, prenotare vacanze costose sulla costiera amalfitana ma
nessuno nel mondo riuscirà mai a capire cosa significa davvero l'amore
all'italiana. E non sto riducendo tutto ad un piatto di spaghetti ma a
quello che ci sta attorno, nonostante la regressione, la crisi, le
statistiche allarmanti e la disperazione di arrivare a fine mese.
L'Italia
dopo un anno mi è sembrata ancora più bella di come l'avevo lasciata e
le persone che amo sempre più meravigliose. Ho rivalutato persone che
pensavo contassero e invece non contano affatto e ne ho scoperte
intimamente altre che ringrazio tutti i giorni il cielo di aver messo
nelle nostre vite. Una in particolare perché è stata la più grande
sorpresa che potessimo avere al nostro rientro. Lui sa che mi riferisco a
lui. Sei entrato a pieno titolo nell'esercito delle persone che amiamo
incondizionatamente.
Non
posso più fare paragoni perché i paragoni non reggono e non li farò
perché se mi chiedete cosa preferisco....non posso rispondere. Non
conosco la risposta e non voglio rispondere. Sono il campo di battaglia
fra la ragione e la passione. Non c'è soluzione di continuità. Quindi
non mi resta che andare dove devo andare e fare quello che riesco a fare
cercando di mantenere sempre intatta la consapevolezza di me stessa,
godendo di ciò che di buono riesco a trarre da me stessa.
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